Avevamo lasciato ieri sera i Kobaiani intenti a prepararsi al loro viaggio sulla Terra alla conoscenza dei loro antenati. Oggi riprendiamo il racconto (sempre tratto dal sito Rottersclub) immortalato nel secondo album "1001° Centigrades", del 1971 edito dalla Philips. La musica comincia a farsi un po' più complessa rispetto al primo episodio, con soli 3 brani piuttosto lunghi (uno di oltre 20 minuti) e repentini cambi di atmosfere e sensazioni.
"Questo album inizia con l'arrivo sulla terra della comitiva Kobaiana, il benvenuto e gli iniziali, apparentemente amichevoli, contatti. I Kobaiani e le loro altamente sofisticate navicelle spaziali sono portati in giro, fatti sfilare, festeggiati ed acclamati dagli abitanti della Terra che ascoltano, affascinati, la loro storia. Tutto sembra andare bene. All'incontro con le autorità terrestri, comunque, il discorso di risposta dei Kobaiani, richiamante la necessità di purificazione per portare gli uomini più lontano nel loro processo di completamento e di risoluzione dei loro problemi, è accolto con un cauto silenzio. Il giorno successivo i Kobaiani vengono imprigionati e la loro astronave sequestrata. Ma un messaggio viene inviato a Kobaia e le operazioni di soccorso vengono organizzate. Alla fine le autorità terrestri sono obbligate a rilasciare i prigionieri per non essere annientate dalla più grande arma dei Kobaiani. Questi ultimi lasciano la Terra determinati a non farvi più ritorno. Ma la loro venuta sulla Terra sarà ricordata a lungo".
Qui termina il secondo disco, domani l'ultima parte della trilogia, la più devastante, "Mekanik Destruktiw Kommandoh".
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