venerdì 21 marzo 2008

Edizione Straordinaria!!! Svelato il Mistero di Olga Andropof

Grazie ad alcune segnalazioni anonime è stato rinvenuto un antico manoscritto, contenente la chiave del "mistero Andropof", l'enigmatico quadro del maestro M.Van Der Fleecken.
La soluzione è stata data da un libraio fiammingo di nome Lucaas Woods proprietario di una piccola libreria, nell' antico borgo di Bugella Civitas.

Per risolvere il mistero, è stato necessario anagrammare singolarmente i nomi, in modo tale da trovare:

- OLGA ---> GOLA
- ANDROPOF ---> PROFONDA

Già, proprio lei, la mitica Linda Lovelace, protagonista di uno dei film più liberatori e progressisti del cinema orale (in tutti i sensi).

Grande Luca!!!! (purtroppo non hai vinto niente ma non disperare, ci saranno altre occasioni)

giovedì 20 marzo 2008

(Dis)avventure Viniliche - I° Parte

Come promesso, vi racconto una delle mie utime scorrazzate chilometriche alla ricerca dei vinili perduti.

Un giorno mi telefona un signore, voce tranquilla ed educata, dicendomi che aveva letto un mio annuncio. Dopo aver più o meno spiegato che tipo di musica cercavo, mi garantisce che ha dischi belli, tenuti benissimo e che è disposto a scambiarli con vecchie radio, essendo lui un appassionato di quel genere.

Prima di continuare il racconto, tenete presente due punti fondamentali:
  • Non sono un ricercatore della perfezione assoluta, però cerco di prendere solo i dischi completi di copertina, possibilmente ben tenuta e che il disco non sia stato utilizzato come frisbee o disco da trapano - ah, genere beat e prog
  • Il posto dove mi devo recare si trova in provincia di Pavia e dista da casa mia circa 85-90 chilometri.
Fortunatamente, in casa, tra le tonnellate di boiate, ci sono alcune radio anni '80 ormai prive di vita, per cui me le carico in macchina e parto.
Vengo fermato due volte dai carabinieri (solo per controlli) e la statale è molto trafficata, comunque con qualche difficoltà trovo questo piccolo paese sperduto e arrivo all'appuntamento.
Il signore che mi aspetta (che noi chiameremo Ugzwold, per privacy) è un tipo tranquillo, pensionato, con una curiosa passione per le quagl... ehm le tortore.
Ovviamente deve farmele vedere e conoscere tutte, così dopo circa UN'ORA (!!!), mi porta nello scantinato dove tiene i dischi (al che comincio a preoccuparmi che non mi faccia vedere anche la sua collezione di farfalle, non so se avete capito).

Per carità, ognuno ha le proprie passioni però, non mi sciroppo quasi cento km. per scoprire che la quaglia australiana è diversa da quella del Botswana perchè la ventisettesima penna dell'ala sinistra ha un colore leggermente più scuro, che al calar della sera dei giorni dispari con luna calante ,..... AAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!

Scusate.

Comunque, finalmente mi apre un armadio. Conterrà i sospirati dischi??? NOOOOOOOO.
Ovviamente c'è tutta la sua collezione di radio (sigh). Altra mezz'ora persa. Poi, in un attimo di lucidità mi porta i suoi "rarissimi" vinili.
Ero veramente curioso di vedere cosa cazzo avesse, in più continuavo a guardarmi intorno per controllarlo, non che avessi paura, però avevo quella strana sensazione come "adesso tira giù la saracinesca e mi fa vedere la sua di quaglia".

Fatto sta che mi porge alcune valigette, di quelle anni '60 di moda tempo fa, che contenevano i 45giri. Quando le apro, scopro l'amara (e temuta) verità.
Innanzitutto i 45 erano TUTTI SENZA copertina. Il genere spaziava da Nando Star a inserti Domenica Quiz. (altro che Beatles!). Fin dal primo che avevo visto, avevo capito che avevo fatto un viaggio a vuoto, però per pietà continuo lo stesso a guardarli, mentre tra me e me penso "vogliotorareacasavogliotornareacasavogliotornareacasa,....".

Gli faccio capire educatamente che non erano nè i dischi che cercavo, nè quelli che lui aveva detto di avere e non avevano neanche le copertine, come invece mi aveva assicurato.

Terminato lo stillicidio degli inutili 45giri, mi fa vedere i long playing. E alèèèèèè, aveva una vasta collezione di Canti degli Alpini (sigh) dal numero 1 al X tendente ad Infinito, un'accozzaglia di "Orchestra di Piercazzone e i Boiafaus" (ovviamente non esistono ma era per farvi capire che mi interessavano molto) e un'altra quarantina di carneadi delle balere della Bassa.
Qui a fianco vi posto la foto della mia faccia mentre assaporavo quella amena collezione di disumane vaccate (provate ad immaginare a cosa stavo pensando in quei gioiosi momenti...)

Stavo ripensando ai soldi buttati via in benzina e alla giornata buttata nel cesso, quando come ultima chance, mi mostra uno scatolone con altri dischi, non proprio tenuti da Dio, ma INCREDIBILMENTE un po' più interessanti. Decido di prenderne 4 (trattavasi di un live dei Doors, un disco PFM e cose simili). Certo, niente di pazzesco, ma almeno la mia giornata da buia e infelice, tornava a tingersi di un pallidissimo azzurro, che mitigava (solo in parte) la mia voglia di prendere le sue quagliedelcazzo e mangiarmele vive davanti a lui.

Già, ma come lo pago? Di sicuro non scambio le mie radio con quattro dischi abbastanza comuni. Non che le radio valessero qualcosa, ma piuttosto che lasciarle in mano ad un sedicente ornitologo assetato di diodi, gli sgancio qualche euro e lo saluto.
Non vedevo l'ora di tornarmene a casa. ma c'era ancora un particolare.
Il giardino dove avevo parcheggiato era decisamente angusto e richiedeva alcune manovre da alta scuola per riuscire a districarsi senza rigare la macchina, in più faceva anche abbastanza caldo e avevo quindi abbassato i finestrini.
Il nostro amico Ugzwold sapeva che avevo portato giù alcune radio, ma (mica sono scemo) le avevo tenute nascoste nel bagagliaio. Cosicchè, con fare furbetto, il fellone infila la testolina in maniera piuttosto invadente dentro la macchina e cercando di trattenermi con scuse tipo "no, aspetta, ti faccio ancora vedere...", scruta all'impazzata per scovare le radio. Alquanto infastidito gli prometto che mi sarei rifatto vivo e che un giorno gliele avrei fatte vedere ('stopardeciufoli), il tutto mentre con una retromarcia da "Nicki Lauda alla parabolica di Monza" lo espello dalla mia macchina e scompaio all'orizzonte.

Insomma: 4 ore di tempo buttate per sempre, 15 euro di benzina, qualche euro in meno in saccoccia, il tutto per 4 dischi del cazzo. Non male, eh?

mercoledì 19 marzo 2008

Ritratto di Olga Andropof

Non ero mai stato lontano 27 giorni dal blog. In realtà ho avuto da fare con ristrutturazioni interne, ferie altrui, preparazione materiale e soprattutto col negozio di dischi che mi ha assorbito parecchio.
tra un po', magari vi rcconterò alcune delle disavventure capitatemi durante la ricerca di rarità viniliche su e giù per il Nord Italia.

Per ora, accontentatevi di assaporare (è proprio il verbo adatto) questa curiosa opera del sommo Muncaarp Van Der Fleecken. Trattasi de "Il Ritratto di Olga Andropof" (tempera su polistirolo 100x50), un personaggio molto importante dell'America bigotta degli anni '70.
Come definita dallo stesso autore, questo quadro parla di libertà, o meglio, di liberazione.
Anche in questo caso, il nostro artista ha celato la vera identità del personaggio ritratto, anagrammando il suo vero nome.

Da notare l'uso inedito del polistirolo, materiale sintetico simbolo di progresso ma al tempo stesso del decadimento della società.

Salutandovi, dunque vi chiedo: Ma chi era in realtà OLGA ANDROPOF???