mercoledì 29 aprile 2009

W Le MAGMANZE!!! (Le Magma-Vacanze!!!)

Proprio in questo momento, nella stanza vicina al mio studio dal quale vi sto scrivendo, vestiti, scarpe, oggetti contundenti e altre umane suppellettili stanno avendo il sopravvento sulla povera Ambra, intenta a chiudere il valigione per la nostra mini-vacanza in Francia, che avrà inizio esattamente tra 6 ore, giusto il tempo di raccattare mio fratello e le sue povere tele deturpate, e scaricarlo vicino al confine, dove lo attende una settimana di mostra nel castello di Roquebrune, vicino a Nizza, mentre noi, dal canto nostro, proseguiremo ancora per centinaia di chilometri verso l'agognata Valence dove, dopo 4 giorni di scorribande nella Valle del Rodano, ci attende il concerto dei Magma, al Theatre du Rhone di Bourg-Les-Valence...

Per cui, ci vediamo il 2 maggio...

A Bientot,
Munckaarp Van Der Fleecken

mercoledì 15 aprile 2009

Omaggio a Zappa a Milano al Café Fermento


MN & I CONTENUTI SPECIALI
Omaggio a Frank Zappa

sabato 18 aprile 2009

Caffé Fermento, zona viale Lunigiana, Stazione Centrale, MILANO (MI)


lunedì 13 aprile 2009

I Rischi Del Chiamarsi Munckaarp (... dal romanzo... "The Importance of Being Munckaarp") - Eventi Quasi Nefasti

Vi capita mai di rischiare di morire? Escludendo ovviamente eventi che non possiamo controllare noi, ma contando solo le volte in cui ce le andiamo a cercare pur potendolo tranquillamente evitare...

Beh, a me sì, tutto sommato abbastanza spesso.

Una volta, nel 1988 (sono sicuro perchè c'erano gli Europei), mi avvicinai incautamente ad un piccolo motore che mio papà stava pacioccando, da usare nell' acqua, ma non ricordo per cosa. So solo che le bobine di filo di rame, rappresentavano per me, povero piccolo pazzo, un qualcosa di irresistibile. Le ho sempre adorate, soprattutto toccarle, sono così liscie...
Vabbè, se non fosse stato per mio papà, che con una manata e una bestemmia allegata mi scaraventò distante, ci sarei rimasto, visto che l'apparecchio era attaccato alla corrente.

Le proprietà della 380 e della 220, ricorsero anche una volta, anni prima, in cui attaccai il trasformatore per far funzionare quelle piste (tipo Polistil) alla corrente e poi, il morsetto, invece che attaccarlo ai jack della pista me lo misi in bocca, sulla lingua... a dire il vero non sentii nulla, se non un leggero sfrigolìo sulle papille, beh, tutto sommato niente di particolare...

Mio fratello faceva di peggio... lui trangugiava soda caustica come fosse citrosodina!

Ora, non ricordo se nel corso degli anni successe altro, a parte un incidente stradale dove sono rimasto miracolosamente illeso, dopo aver sventrato un guard-rail in una strada di montagna quando lavoravo in Valle d'Aosta, circa 10 anni fa. Andavo un po' forte, effettivamente, avevo un po' fretta e in una curva andai in testa-coda con la Fiat Uno del cuoco dell'albergo dove lavoravo.
Sfondai il guard-rail e la macchina si fermò oltre il ciglio della strada, contro due piante, che mi evitarono un bel volo nell'etere, con ampia vista panoramica, dal momento che ero a 1500 metri sul livello del mare, più o meno... In quella zona si ricordano ancora bene l'incidente; beh, non a caso, il mio soprannome, all'epoca, era Schumi.

Ah, sì, l'anno scorso mi sono tagliuzzato per bene la manina in un vetro, con annesso "leggera" fuoriuscita di sangue per le scale, in macchina, al pronto soccorso,... forse ricorderete, dai vecchi post.

Oggi, invece, mentre stavo lavorando in giardino al nuovo Jacksonaic, ho "assaporato" i deliziosi aromi e retrogusti della vernice. Stavo utilizzando alcune bombolette spray gentilmente prestatemi da mio fratello. Mi serviva l'arancione ma, accidempoli, la bomboletta non funzionava bene, usciva pochissimo colore; non so, erano un po' vecchie, il forellino sembrava ostruito e lui non le utilizzava da un bel po'... così ho deciso di operare una tracheotomia artigianale al foro di uscita del colore.
Certo, avrei potuto indossare gli occhiali da lavoro che metto di solito per le schegge di vetro e magari pure una mascherina, ma mi son detto "... massì, due secondi ed è fatto... 'cazzo ci vuole?!?!"
E comunque mica sono pirla! la bomboletta era orientata bene, in modo da non spararmela in faccia. Poi si sa come vanno a finire 'ste cose... il forellino era un bel po' ostruito, così ho dovuto fare un po' di forza e senza accorgermene, me la sono puntata addosso.

Beh, devo dire che la tracheotomia operata con un rametto di vite (altro che McGyver!) è perfettamente riuscita, infatti la bomboletta (agitata ovviamente un bel po' prima, nel tentativo vano di utilizzarla), avendo raggiundo una sufficiente pressione, mi è esplosa in faccia, ricoprendomi di arancio occhi, naso, bocca, e derivazioni varie.

A poca distanza da me c'era Ambra, intenta a rianimare alcune pianticelle del giardino, che ovviamente non si è accorta di nulla, anche perchè io, pur cosciente, non sapevo bene come attirare la sua attenzione senza farla svenire. Fatto sta che alcuni vagiti arancioni emanati dai miei poveri polmoni l'hanno incuriosita e, come già in occasione della mano tagliata, in due micro-secondi mi ha trascinato in bagno, anche perchè vedevo un po' tutto arancio e non è che avessi un gran gusto in bocca...
Oltretutto essendo vernice, per farla andare via, ci vuole l'acquaragia, che non è che sia il massimo della vita come aperitivo (erano le 11 e mezzo circa).
Beh, meglio comunque farsi bruciare la faccia dall'acquaragia, che morire avvelenati! eppoi l'arancione è, assieme al nero, il mio colore preferito, mi sarebbe dispiaciuto morire di arancionite acuta!

Fortunatamente si è tutto risolto senza dover ricorrere al pronto soccorso, pur con le palpebre arse dall'acquaragia, ho mandato giù qualcosa per cambiare un po' il gusto che avevo in bocca e, nel pomeriggio ho potuto completare l'esterno del nuovo Jacksonaic.

Uhm... devo dire ad Ambra che i risotti li faccio meglio io, il suo sapeva un po' di arancione...
;-)

giovedì 9 aprile 2009

Non Aprite Quella Porta... Ma Forse E' Troppo Tardi... - (Dis)Avventure Viniliche - V° parte

Questo post è dedicato a tutti ma, in particolare, a Fabio e Funky, che seguono il blog (almeno così dicono loro, hehe), spesso aspettando nuove disavventure viniliche. Li ringrazio vivamente e pubblicamente, anche se purtroppo da un bel po' di tempo, ameni viaggi nel mondo di squilibrati, rabberciaquaglie, squadriglie feline della morte e pisciodigatto, non ne capitano quasi più, comunque voglio inserirne uno mai raccontato, capitato a me e a Luca l'anno scorso.

La premessa ormai la conoscete, per cui salto all'incontro.

Ah, anche questa, è una storia vera.

Dunque dobbiamo raggiungere un piazzale con una statua al centro di un paese non molto lontano da Biella, in direzione Est.
Raggiungiamo il paese abbastanza in orario e troviamo subito la piazza. Parcheggiamo nell'attesa che arrivi il nostro uomo (nel senso del venditore, ovviamente... che avevate capito?!?!)
Passano 5, 10, 20, 40 minuti, ma del tizio non v'è traccia. Oltretutto, trovandoci nel mezzo del classico paese che pure il fisco dimentica, vista la quasi completa inutilità, anche il telefonino non prende praticamente una mazza, per cui è pure difficoltoso mettersi in contatto con lui.

Poi, finalmente il mio cellulare squilla... è lui:

- ma dove siete?!?! -
- mah... siamo qua... -
- anche io sono qua! -
- bene! però non la vediamo... -
- eh, neanche io... ma che macchina avete? -
- una familiare verde -
- mah... io non la vedo... -
- eh è un bel problema! -
- ma in che piazza siete?!?! -
- quella con la statua, che ci aveva indicato... non so... è armata, sarà a Napoleone, al Milite Ignoto, a Pamela Anderson... boh... -
- ma ci sono le poste lì... le vedete? -

e noi, guardandoci intorno, capiamo che forse non siamo proprio nel posto giusto, anche perchè in quel piazzale c'è solo una farmacia e la statua e nient'altro! solo campi!
(tenete presente che mentre io cercavo di parlare al telefono, Luca già rideva come un pazzo, cercando di non farsi sentire...).

- beh, in effetti qui non ci sono le poste... non è che forse dobbiamo raggiungere un'altra piazza? qui c'è solo una farmacia e la statua -
e lui, urlando e con una voce tra il divertito e lo spazientito: - ma noooooooooooo! ma dovete andare avanti ancora tre chilometri, quello è solo l'inizio del comune! -

(ma io che cazzo posso saperne di come sia fatto il tuo comune del menga!?!?!)

Vabbè... entriamo finalmente in paese e lo vediamo abbarbicato sulla vera statua, non chiedetemi di chi fosse perhè non lo ricordo e manco me ne fregava in quel momento; già avevamo perso quasi un'ora, eravamo in pieno inverno, per cui il sole stava già quasi per abbandonarci. In più, il nostro amico (che per privacy chiameremo Sphinterox), ci fa parcheggiare all'interno di un angusto cortile di corte, facendomi rischiare di rifare tutte e due le fiancate alla mia povera macchina contro i muri vetusti e cadenti dei suoi vicini.

Come scendiamo e ci dirigiamo verso la porta, ci attende la prima sorpresa. La sua porta di casa, aveva un'apertura grande in centro, con un vetro smerigliato, che faceva solo intravvedere ciò che stava dietro.
Davanti ai nostri occhi, nascosto dal periglioso smeriglio, c'era una figura alta, molto alta e ingombrante, che cercava di vedere attraverso il vetro chi fossero gli intrusi e per farlo ci aveva appoggiato tutto il suo "delizioso" faccino, deformandolo ancor di più.
Come Sphinterox ci apre la porta, si pone innanzi a noi quello che, presumo, fosse uno dei suoi figli, quello più grande. Beh, grande lo era di sicuro, in più era pure bruttino parecchio, dai lunghi capelli incolti e di colore indefinibile, indossava un felpone bizzarro, con tanto di cappuccio che quasi nascondeva il suo sguardo, molto turpe e in più, nascosto pure da una folta barba incolta pure lei e dal colore ovviamente indefinibile. Sembrava avere vaghe tendenze omicide, nonostante la tenera età (ovviamente indefinibile). So solo che Luca lo ribattezzò poi Leather Face... Sicuramente non gli stavamo simpatici, in fondo eravamo entrati nel suo territorio di caccia...

Ah, tenete presente che per tutta la nostra permanenza in quella casa, io e Luca ci guardavamo molto preoccupati, temendo di essere smembrati da lì a momenti, anche se facevamo fatica a trattenere le risate. (certe cose è meglio prenderle sul ridere)

Avevo detto "uno dei suoi figli", vero? Infatti ce n'era un altro... e questo era veramente il più agghiacciante; era un ragazzino piccolo, avrà avuto non più di sette o otto anni e sembrava aver uno sguardo normale.... beh, mi sbagliavo.
Fin da quando abbiamo varcato la porta di casa, lui se ne stava appiccicato alla finestra, con lo sguardo perso, verso l'ignoto... non ci ha visto, non ci ha salutato, è rimasto per tutto il tempo attaccato a quella cazzo di finestra con lo sguardo fisso nell'aldilà. Sembrava il bambino di The Ring, anzi penso fosse proprio lui, ci assomigliava un casino, specie per le strane abitudini voyeuristiche.
Guardandolo, ci si è gelato per un attimo il sangue nelle vene, pensavamo di non uscire mai più da quella casa...

Sphinterox, invece era il più umano di tutti e molto cortesemente ci accompagna al piano di sopra dove teneva i dischi. Alla frase "beh, sono un po' usati, comunque sono su, nel solaio" io e Luca ci guardiamo, temendo il peggio.
E non avevamo torto. A parte che siamo dovuti salire uno alla volta perchè le scale, in legno molto marcio, cadevano a pezzi; poi, come arriviamo su... beh, il solaio era in realtà una topaia che manco la mia cantina, che non ho mai messo a posto da quando sono andato ad abitare con Ambra a Pavignano, faceva così schifo. Vabbè, ma i dischi poi!!!

Allora, da una parte c'era una pila di 78 giri, degli anni venti, certo potenzialmente interessanti, peccato solo che dei cinquanta vinili che saranno stati, 49 erano spezzati in due, per cui direi "vagamente" inascoltabili... I titoli? ahhh beh, si andava da "Pierina della Bassa" a "I Trifolari di Alba Est", da "I Canti Sulfurei di mia Nonna Zeferina" a "L' Orchestra Dimezzata Suona Solo a Metà" e oscenità simili...

Secondo voi ci interessavano? eppoi cazzo ce ne facevamo di un'accozzaglia di dischi completamente rotti!?!?! e il bello, è che l'amico Sphinterox, orgoglioso della sua collezione, continuava a chiederci quanto potessero valere!! ZERO!!! Z-E-R-O!!! capitooooo?????? ZEROOOOO!!!!!!!
Non sapevamo se ridere o piangere, io cercavo di fare un po' il diplomatico con frasi del tipo: "beh, certo che però sono un po' rotti, ehhh ce n'è più d' uno rotto, anzi quasi tutti, mi sa che non possiamo prenderli..." mentre Luca, senza neanche nascondere troppo la voce: "ma fa cagare 'sta roba, andiamocene prima che The Ring o LeatherFace ci uccidano e ci facciano a brandelli!"

Dò ancora un ultimo sguardo, triste e malinconico agli inutili 78giri, mentre Luca, ormai già deciso a tornare a casa alla svelta, vede una pila di 45giri... ovviamente senza copertina, impilati gli uni sugli altri nell'attesa di essere usati come dischi da trapano, ma forse avevano già subito quella sorte.
Luca manco li prende in mano, in effetti erano ridotti maluccio, io, per far contento Sphinterox li guardo. Saranno stati una sessantina, roba anche interessante, c'erano Rolling Stones e Beatles e cose simili, chissà, magari in un passato molto remoto avrebbero potuto valere qualcosa, ma ormai erano passati sotto le grinfie dei suoi figli che, probabilmente, li avevano usati per sezionare le loro vittime.

E anche qui, Sphinterox, da il meglio di sè: -Ehhh, li hai visti i dischi, eh? li prendete tutti? chissà a quanto li rivenderete! - Io non dissi nulla se non un patetico "mah... veramente...", Luca lo incenerisce con lo sguardo e, strattonandomi, mi fa vedere che dietro di noi, per tutto il tempo albergava silente, come un cecchino pronto a colpire, Leatherface, dallo sguardo cattivo e imperturbabile.
Per un attimo ho pensato: "forse, se gli prendiamo i dischi e gli lasciamo qualche euro, ci lasceranno uscire vivi..." - Poi, fortunatamente, mi torna un briciolo di lucidità e cercando di guadagnare le pericolose scale, abbandoniamo i poveri vinile al loro tristo destino.
Pure Sphinterox, che tutto sommato è stato gentile con noi, rimane un po' dispiaciuto per l'affare sfumato e tenta ancora l'ultima carta del "ah, allora proprio non li volete? ve li do a poco!"

A POCO?!?! MA STAI SCHERZANDO?!?!?

Ma ormai la nostra necessaria esigenza non era più quella di comprare dischi, era quella di tornare all'aria aperta prima di venire massacrati da LeatherFace!
E... The Ring? dov'era? beh, lui era ancora là, attaccato alla finestra, non aveva mosso un arto per tutto il tempo, le sue manine erano appoggiate al vetro, così, nella stessa posizione in cui le avevamo viste entrando... ma era poi veramente vivo? forse non lo sapremo mai...
Ricordo ancora oggi che varcando la soglia di casa loro, ho sentito un brivido lungo la schiena, quasi fosse l'ascia insanguinata che sicuramente Leatherface teneva sotto la felpa, mentre lo sguardo perso nel vuoto di The Ring faceva capolino dalla finestra, a dire il vero pure un po' lercia.

Quando siamo risaliti in macchina, c'è stato qualche attimo di silenzio, come a ripercorrere tutti quei minuti assurdi passati là dentro. E purtroppo non è stato un sogno...
Meno male che dopo abbiamo cominciato a ridere come cretini, ripensando alla bizzarria umana stipata in quei pochi metri quadri di paura e ovviamente, a tutta la giornata buttata nel cesso.

Dio, che orrore...

mercoledì 8 aprile 2009

Seconda (e spero ultima) Appendice su Quello Che ho scritto su Milano - Guida alla Rottamazione e al Sommus Sacrificiorum Postinae

Speravo che tutta l'odissea milanese fosse terminata e poter così finalmente abbracciare la nuova auto...

povero illuso!

Come molti di voi ben sapranno, se dovete rottamare la vostra auto per comprarne una nuova (magari potendo usufruire degli incentivi di questi mesi), bisogna avere alcuni documenti necessari al completamento della trafila BURROcratica.
Un documento d'identità valido, codice fiscale, libretto di circolazione ed il famigerato C.D.P., ovverosia il certificato di proprietà, documento a me sinceramente ignoto fino a qualche giorno fa, tant'è che quando comprai la mia ex-macchina, nel 2001 o giù di lì, quel documento rimase tra le polverose scartoffie della concessionaria che, solo dopo alcuni anni, mi mandò una lettera raccomandandosi di andarlo a recuperare.

Cosa che, ovviamente, non feci perchè me ne scordai quasi subito (ma poi non si paga già il bollo? mah...)
Comunque, al momento di rottamare la macchina in questi giorni, scopro dell'esistenza di 'sto cavolo di documento che, fortunatamente, nonostante fossero passati 8 anni, era ancora nella vecchia concessionaria, sotto ormai tonnellate di polverose scartoffie accumulatesi nei secoli.

Bene. Tornando alla nostra breve guida alla rottamazione, dicevamo, tutti i documenti vanno portati o spediti, se abitate lontano, al centro che si occupa della stessa, il quale vi rilascierà un nuovo documento, che ne attesta l'effettiva rottamazione, che finirà al concessionario dove poi acquisterete la nuova macchina.

Tutto questo, sarebbe già successo giovedì o, al massimo, venerdi scorso, quando bel bello sono andato alle Poste ed ho spedito il mio bel CDP nuovo nuovo, con una bella raccomandata 1, assicurata e tracciabile, che DOVREBBE arrivare in un giorno, al centro di Milano che si OCCUPEREBBE della rottamazione della mia povera auto... (vi ricordo che essa si trova lì, in completo stato di abbandono e denutrizione)

TUTTAVIA,

un fottuto-coglionazzo-postino-che-se-scopro-come-si-chiama-lo-elimino-dalla-faccia-della-Terra-sacrificandolo-agli-Dei, ha pensato bene (lo stronzo), di non consegnare la posta per qualche giorno... chissà, forse aveva un calzino bucato, poverino! o magari un' unghia incarnita, il fellone! Fatto sta che la sua intemperanza negligente, aggiunta a quella del suo ufficio postale di merda (che per inciso è quello di Milano Ticinese, sappiatelo, casomai doveste spedire qualcosa lì), che ha pensato bene di negarsi al telefono per giorni(!), sta causando un grave ritardo nella rottamazione della macchina, ritardo per il quale pago ogni giorno, cazzoooO!

Per cui, mi raccomando, se proprio dovete cambiare la vostra auto, fatelo finchè siete all'interno delle mura della vostra città e, se siete in viaggio, magari nella zona di Milano, fermatevi prima di entrarvi e demolitela voi a martellate, perchè sarà sicuramente meglio e più economico che non dover aspettare un'orda di idioti fancazzisti (e qui ci metto in mezzo pure quelli che hanno in deposito la mia auto, che stanno ritardando il più possibile per farci pagare di più, fanculo!) e postini dal cervello obnubilato dallo smog e dalle insidiose piogge acide milanesi.

P.S. 1: IO ODIO (ancora di più che nel post precedente) MILANO

P.S. 2: in risposta ulteriore al gentile Ubiteko che aveva commentato qualche post fa a proposito delle differenze topografiche o meglio, topagrafiche tra Torino e Milano, io sono proprio uno di quei convinti assertori... in effetti, vuoi mettere Torino con Milano?!? a parte che Torino è una città romana di sicuro, mentre Milano si sarà pure chiamata Mediolanum ma poi tra Longobardi, Lanzichenecchi e Interisti, è stata totalmente stravolta... ha effettivamente una pianta circolare, ed è più complicata da girare e poi, cosa ti puoi aspettare da un posto il cui più importante luogo (secondo loro) è l' Hollywood, hanno l'Adda e tutti gli affluenti pieni di cocaina, il massimo divertimento nel weekend è bruciarsi le dita dei piedi o tutt'al più circumnavigare la Tangenziale... in più, abbattono parchi (... "mentre la gente era via per il ponte"...) invece di mettere un po' più di verde... insomma, l'è nen propi un gran Milan! mej Turin!

(che poi a me cazzo me ne frega che sto a Biella... anche se non è un vanto...)

mercoledì 1 aprile 2009

Breve Appendice A Tutto Quello Che Ho Scritto Su Milano...

Ieri, siamo tornati a Milano, giusto il tempo di una toccata e fuga per recuperare dalla macchina, in via di rottamazione, alcuni oggetti importantissimi quali l'autoradio, un po' di documenti, una scopa, un porta-immondizia dell'Ikea, un telo "camporella" e dimenticare l'unica vera cosa che DOVEVAMO riprendere... il Telepass, che abbiamo puntualmente dimenticato (sigh...)

Vabbè, ce lo faremo rispedire. Quello che proprio non mi è andato giù, è che, anche ieri, ho avuto una curiosa manifestazione della tipica "simpatia meneghina", da parte di un benzinaio buontempone che, evidentemente in vena di scherzi, ce ne ha fatto uno... e noi ci siamo cascati come dei pirla... (tanto per rimanenre in tema).

Molto semplicemente, dovevamo raggiungere un punto all'interno della zona industriale di San Giuliano Milanese, "amena" località in periferia, lungo la Tangenziale, dove la mia ex-macchina riposa in attesa del trapasso finale nell'aldilà. Pur non essendo dotato di alcun satellitare, ma semplicemente del mio orientamento infallibile, ho dato una breve occhiata su internet per trovare il posto sulle google maps (invenzione fantastica!).
Fatto sta che, dopo aver girato un po' troviamo la via che dobbiam raggiungere MA, essendo una zona totalmente industriale, piena solo di inutili capannoni, non è che quelli del comune si siano sprecati più di tanto a installare cartelli indicativi di vie o altro, per cui non sappiamo esattamente in quale via ci troviamo, pur sapendo di essere nella zona giusta.
C'è lì vicino un benzinaio, al quale chiediamo come raggiungere Via Lombardia, e lui ci risponde subito: "...ahhh è facilissimo! la prima a sinistra e poi la prima a destra!"

Bene! (pensiamo ignari dell'amara verità). Seguiamo le sue indicazioni alla lettera ma non solo non troviamo nessuna Via Lombardia, ma ci perdiamo pure in un reticolato squallido e deprimente nella periferia di San Giuliano (che, essendo a sua volta periferia di Milano, è il peggio del peggio che possa esistere!)
Finalmente ci fermiamo nell'unico bar nel raggio di chilometri, dove il barista, molto gentilmente ci fa notare che Via Lombardia è tutta da un'altra parte, fortunatamente raggiungibile in modo molto semplice.
Difatti, come la imbocchiamo, minuti dopo, notiamo che diversi fabbricati ci erano familiari, come se li avessimo già visti... infatti, già la prima volta, arrivando dalla tangenziale, noi avevamo esattamente imboccato Via Lombardia! solo che, non essendo segnalata minimamente, non sapevamo che fosse proprio la via che cercavamo; in più, quel cretino di benzinaio (che, guarda caso è sulla stessa via) ha pensato bene di mandarci da tutt'altra parte, pur sapendo benissimo che la nostra richiesta di informazioni riguardava la stessa via su cui si adagia la sua cazzo di area di servizio! Pirla!

Ma si può sapere cosa ho fatto di male per meritarmi pure gli scherni da gente la cui summa culturale si riassume tutta nella frase "Ué, Figa!" ??

P.S. io odio Milano! (sempre più)

Vivavoce

CAROVANA
COMPAGNIA TEATRALE

presenta


rivolto a cantanti di età compresa tra i 16 e i 60 anni.
Tra tutti gli iscritti verranno selezionati 12 finalisti che si esibiranno nella serata del 9 maggio

Iscrizioni aperte fino al 10 aprile 2009

per Info, regolamenti ed iscrizioni:
WWW.CAROVANA.NET

in palio UN VIAGGIO e STRUMENTAZIONI MUSICALE