Se c'è una cosa che proprio odio, oltre al singhiozzo, è il vento. Alla prima ho trovato rimedio, a quest' ultima, purtroppo, no. Per carità, avrà pure la sua utilità, però il vento forte, come quello di stanotte, proprio non lo sopporto, non riesco a dormire. Neanche Smog, ha passato una nottata tranquilla, infatti mi ha rotto i coglioni tutto il tempo. Non ho chiuso praticamente occhio.
Poi, verso le cinque e mezza, finalmente mi addormento...
e sogno...
Mi trovo nel giardino di casa a Chiavazza, dove stanno mia mamma e mio fratello, per intenderci, ma nel sogno siamo in Venezuela, in più non c'è casa mia, ma solo il giardino, con un bel prato verde e in parte piastrellato. Mancano le case dei miei vicini. Ci sono solo i giardini, anche quelli piastrellati, in parte.
A un certo punto, non ricordo come, mi si fa incontro un tizio, dalle fattezze tipiche sudamericane, che cerca di convincermi a comprare tutti i giardini che vedo e pure quelli in Colombia, per un prezzo veramente ridicolo. Non capisco perchè voglia farmi un'offerta simile, però mi fa intendere che lui ha degli intrallazzi coi trafficanti di droga della zona e deve disfarsi di tutti quei giardini.
Pur essendo il prezzo bassissimo, prendo del tempo per decidere, anche perchè sento puzza di bidonata, comunque gli dico che gli darò una risposta il giorno dopo e intanto prenoto una stanza in un albergo per me e Ambra, per passare la notte.
Ovviamente, tipico dei sogni, l'albergo si trova esattamente nel giardino di casa mia, anche se prima non c'era nulla; e ovviamente, la stanza che prenoto, tranne per il pavimento e la mobilia, è la stessa camera dove ho dormito per anni con mio fratello, prima di andare a vivere altrove.
Ma nel sogno, la giornata non sembra passare, infatti non scende mai il buio, è sempre pomeriggio e fa piuttosto caldo, pur non essendoci il sole.
Ad un certo punto, mentre noi siamo lì in stanza, arriva una troupe televisiva, molto ben fornita, che in realtà si trova lì, in Venezuela per girare un film con Mel Gibson, una sorta di sequel di uno dei suoi primissimi film (che in realtà non è mai esistito), dove lui deve uccidere Wes Craven (esiste veramente Wes Craven?!?), ma non lo fa, e poi, in questo sequel, gli deve salvare la vita (ma non chiedetemi il perchè).
Fatto sta, che la troupe gironzola nella mia stanza d'albergo, montando impianti luci e quant'altro, con una caterva di cavi ovunque, ma a noi non danno fastidio anzi, parlottando con loro, mi dicono di parlare con Mel Gibson, ma non ricordo se per avere una parte o cosa.
Oltretutto, Mel Gibson, è sì lui, ma è piuttosto invecchiato e la sua faccia è in relatà quella di Johnny Dorelli.
Come se non bastasse, dal balcone della stanza sotto, esce Mourinho (l'allenatore dell'Inter), che nel suo italiano maccheronico, si lamenta perchè c'è troppo casino e non riesce a riposarsi... Non ricordo in quale lingua, ma so di averlo mandato affanculo (beh, sarà contenta l'Italia non interista...).
Poi, un attimo dopo, uno della troupe, dice di aver una sete insaziabile... in effetti faceva piuttosto caldo e difatti viene pure a me. In quella stanza, c'erano diverse taniche di acqua minerale, perchè, a quanto pare, l'acqua del posto è imbevibile. Però a me l'idea di trangugiare dell'acqua che stava in taniche di plastica esposte al sole da mesi o forse anni, non è che mi allettasse, così decido di bere l'acqua del rubinetto.
Pur avendo il suo tipico colore neutro, o incolore, il gusto è terrificante, acido da morire...
poi mi sveglio...
fine del sogno.
se qualcuno vuole provare a dare una spiegazione a tutte queste immagini sovrapposte, è benventuo. preferirei però se allegaste pure dei numeri vincenti da giocare al superenalotto, anche se non sono un giocatore. non si sa mai...
p.s. Se trovate degli errori di grammatica, ortografia o sintassi, scusate, ma l'ho scritto prima di dimenticarlo. e poi ho sonno.
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1 commento:
secondo me poi hai avuto una polluzione notturna.
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