venerdì 30 novembre 2007

Il Disco Della Settimana - Frank Zappa, The Grand Wazoo - 1972

Da oggi inizia un nuovo spazio dedicato alla maniacompulsivadashoppingnatalizio, ovverosia farò delle piccole guide (sulla base dei miei gusti strampalati) all' acquisto, un modo come un altro per aggiornare un blog (già abbastanza pieno di cazzate per cui una in più o in meno non fa differenza) ma anche, chissà, per farvi conoscere qualche artista a voi poco noto, la cui musica è stata di grande importanza nella scena rock, underground e progressiva degli anni '60-'70.

Comincerò con uno dei miei dischi preferiti in assoluto, si intitola "THE GRAND WAZOO", di Frank Zappa (Reprise - 1972)

Uno dei (tanti) suoi dischi poco conosciuti, ma anche uno dei più particolari per la sua produzione. Registrato in un periodo molto strano (era sulla sedia a rotelle a seguito del famoso incidente al Rainbow di Londra), è in realtà un album molto solare e ricco di colori. Dal sound tipicamente zappiano e anni '70 vede la presenza di una (come la chiamava lui) orchestra sinfonica elettrica, formata da alcune Mothers più un nugolo di jazzisti e turnisti affermati. Il disco si apre con For Calvin, una curiosa composizione con microassoli che si sgretolano e sfociano in improvvisazioni collettive fino al tema finale. La title track è una lunga composizione shuffle con diversi passaggi intricati ma che scorre via molto velocemente. Imperdibili sono Cletus Awreetus-Awrightus (fantastica) e Eat That Question con una poderosa ritmica di sostegno guidata da Aynsley Dunbar alla batteria e George Duke alle tastiere più Erroneus al basso. Il brano di chiusura (Blessed Relief) è una dolce ballad strumentale in 3/4 con un solo di chitarra acustica (raro), con la quale si scioglie finalmente la tensione rimasta per tutto
l'album.

Quasi tutti i brani di questo disco vennero suonati con la Grand Wazoo (o anche Hot Rats) Orchestra in un breve tour mondiale di 9 date sconosciuto ai più ma ben noto ai collezionisti e fan sfegatati (come me), con una formazione praticamente identica, ritoccata solo in alcuni nomi.
Il Tour partì il 10 settembre 1972 da Los Angeles, toccando Berlino, Londra, L'Aia, New York e si concluse a Boston il 24. Alla fine la perdita fu "solo" di 2000 $, visto che ne incassò 97.000 e ne costò 99.000.

Dalle ceneri di quell' orchestra, che venne ridotta di unità nacque la Petit Wazoo Orchestra, con alcuni nomi celebri, tra i quali Tom Malone (trombe e tromboni) e Jim Gordon (ex-batterista di Eric Clapton). Il tour seguente fu decisamente più lungo (anche se rimase solo in Usa e Canada) e pensate che FZ non pubblicò MAI alcun materiale tratto da quei concerti (questo vale anche per il Grand Wazoo Tour). Solo l'anno scorso la sua famiglia fece uscire un album ("Imaginary Diseases", già da tempo in lavorazione) che conteneva 6 o 7 brani del repertorio che, tuttavia, vi garantisco non rende merito alla bellezza semisconosciuta di quella band e di quel Tour.
Vi cito solo alcune canzoni riarrangiate per l'occasione: Duke Of Prunes, America Drinks, Cosmik Debris, Montana, I'm Not Satisfied,...

Ah, stavo dimenticando: ma che cos'è il Wazoo? Beh, accattatevi il disco e scoprirete tutta la storia.

1 commento:

Zio Burp ha detto...

...e proprio Grand Wazoo è il disco da cui siamo partiti per costruire ol nostro Omaggio al Genio di FZ. Che va in scena a Pavia il 19 gennaio. Te che fai? Vieni?