sabato 14 giugno 2008

Magma - Theatre Du Taur, Toulouse (1975)

"... Al mio risvevlio, questa mattina, ho udito uno strano rumore!.... al mio risveglio, questa mattina, ho udito uno strano rumore!..."

No, non sto citando James Brown durante il suo sermone in Blues Brothers, ma semplicemente quello che ho provato oggi alle 7.12 (!!) quando, con fare furtivo, un nostro vicino (che chiameremo Merdox, per privacy) ha deciso che era ora di fare legna e con la sua bella motosega modello "RompyKazz" ha raso al suolo il suo bosco svegliando mezzo paese, me compreso.
Così, ho risposto al suo attacco schierando la contraerea, vale a dire che ho messo gli altoparlanti sul balcone e gli ho sparato un disco dei Magma a 100.000 Watt. Già, ma che disco, vi chiederete?

Un bellissimo live del 1975 registrato al Theatre Du Taur di Tolosa in settembre.
Pubblicato dalla Seventhrecords per la serie "Akt", una retropettiva di live che racchiude un po' tutta la carriera di Vander e compagni, questo doppio disco comprende una versione fantastica di "Kohntarkosz", sicuramente la più bella che io abbia mai sentito (e ne ho parecchie), veramente ben suonata, con Didier Lockwood in grande spolvero e con una ritmica cattivissima, specie nella seconda parte. Segue poi una bella versione "Hhai", la canzone in kobaiano declamata come sempre da Christian Vander, nella forma originale con soli di tastiera e violino alternati prima dell'epico finale. Terzo brano nella scaletta è "Kobaia", registrato inizialmente nel 1970 e primo brano del loro primo disco. Questa versione è piuttosto diversa da quella ufficiale del disco, infatti ha una sonorità decisamente più funky, è più lenta e non comprende il parlato centrale, bensì un lungo assolo di chitarra che sfocia nel finale collettivo sempre sulla stessa ritmica e molto più veloce rispetto all'originale. L'intero secondo cd è per i quasi 40 minuti di "Mekanik Destruktiw Kommandoh", semplicemente devastante, come sempre. Insomma, un must! (Vi consiglio vivamente di ascoltarvi tutti i loro primi 5 album, ne vale veramente la pena).

Band: Klaus Blasquiz (voce) * Stella Vander (voce) * Didier Lockwood (violino) * Gabriel Federow (chitarra) * Benoit Widemann (tastiere) * Patrick Gauthier (tastiere) * Bernard Paganotti (basso) * Christian Vander (batteria, voce)

1. Kohntarkosz (32.39)
2. Hhai (11.18)
3. Kobaia (11.49)
4. Mekanik Destruktiw Kommandoh (38.15)

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