Ecco la bozza preparatoria di un' opera inedita intitolata "L'Ira di Téléfunken", del pittore fiammingo Munckaarp Van Der Fleeken, trafugata dai nazisti nel 1939 dal museo olandese di Krijsbielg e recuperata fortunosamente nel novembre 2007.
Quest'opera storica rappresenta gli ultimi momenti prima della caduta dell'impero dei Katoditz, la popolazione nomade delle steppe di Lunaar12. In basso vengono rappresentate, all'interno di un teatro, due grosse teste aperte dalle quali escono continuamente, esseri totalmente inespressivi, anche loro con la testa aperta e vuota (simboleggiano tutta la popolazione dei Katoditz).
Sulla sinistra i Grandi del Pianeta (tra i quali potete scorgere la figura del Re Emenothron), che avevano contribuito allo sviluppo della popolazione grazie alla loro immensa saggezza e capacità, inorriditi dal triste declino della propria civiltà, lanciano urla strazianti nella speranza inutile di un utopistico cambiamento.
All'interno di questo capolavoro, trova spazio anche un modesto omaggio al pittore futurista F.Depero, con la presenza dei due pali della luce. Il tutto sotto lo sguardo severo e incontrastabile del Dio Téléfunken, unico giudice supremo, che sta per porre fine alla civiltà dei Katoditz
Insieme ad essa sono stati rinvenuti alcuni rarissimi oggetti, i suoi famosi "Gra.de.pi.", personaggi che ricorrono sovente nelle sue opere, qui in una forgia praticamente introvabile di tempera su gomma.
A testimonianza della continua sperimentazione su questi materiali, il pittore lavorò incessantemente dal 1931 al 1956 al ciclo "Decadenza", una serie di opere su gomma, materiale fondamentale per la poetica di M.V.d.Fleecken. di questo ciclo fanno parte anche due opere museali anch'esse rubate negli anni '30, "Moonnaez" e "L' Italica Discarica".
Gli oggetti recuperati, assieme all' opera in foto, sono stati riportati al Museo M.Van Der Fleecken di Paawignans.
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