Non è sempre facile aggiornare un blog, specie quando si ha la tastiera rotta e un gatto usurpatore della tua poltrona in finta pelle umana.
Al primo inconveniente ho posto rimedio comprando (ahimè) una tastiera utraeconomica pieghevole che sto usano proprio in questo momento e che si sta rivelando un'immane cagata, al secondo, purtroppo, non v'è rimedio.
Fortunatamente c'è la musica che mi risolleva e difatti volevo cogliere l'occasione per parlarvi di uno dei miei ultimi acquisti discografici.
Trattasi dell'unico live ufficiale degi Henry Cow, una delle formazioni più originali ed estreme del panorama progressivo inglese degli anni 70. Formatisi già nel 1968, rimangono nel sottobosco underground fino all' apparizione al Festival di Glastonbury del 1971.
Due anni dopo vengono messi sotto contratto dalla Virgin, per la quale incideranno il loro capolavoro assoluto, "Legend". La loro musica è unica, quasi totalmente improvvisata, atipica anche nella strumentazione, che vede, tragli altri, la presenza di fagotto e oboe. Nel 1975 si fondono con il trio Slapp Happy, guidato dalla cantante Dagmar Krause, la cui presenza carismatica permette al gruppo di ampliare ancor di più i propri orizzonti musicali.
L'album che sto ascoltando ora, si intitola "Concerts", raccoglie in due vinili alcuni brani tratti dal tour europeo del '74-'75, più precisamente a Oslo, Udine e Groningen e contiene alcuni brani tratti dal primo disco (tra cui la mitica "Nirvana For Mice") più una parte improvvisata ("Groningen") e un lato che vede la partecipazione di Robert Wyatt, ex-Soft Machine.
Molto amati in Europa (e soprattutto Francia e Italia) vengono abbandonati dalla loro etichetta per totale mancanza di vendite, vista la musica troppo alternativa e indipentente. Dopo l'ultimo album, "Western Culture", del 1979, si sciolgono e danno vita ad un'immane numero di progetti e collaborazioni che giunge fino ai nostri giorni.
Insomma, un bellissimo disco per un gruppo veramente libero!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento