domenica 20 aprile 2008

L'Esercito dei Gatti Spruzz-Spruzz / (Dis)Avventure Viniliche III° Parte

A gran richiesta, nonostante la mia iniziale reticenza, ho deciso di postare uno dei più assurdi tour vinilici che ci siano mai capitati e che sono ormai entrati a far parte di quei classici racconti da tramandare di padre in figlio.
Ho sempre evitato di raccontarlo poichè so per certo che il protagonista di oggi bazzica su internet e conosce pure il mio sito, per cui manterrò il più stretto riserbo su nomi e luoghi (come ho sempre fatto), sperando che non se la prenda, anche perchè è stato effettivamente molto gentile ed ospitale con noi, l'unico problema sono state le "condizioni ambientali"...

Dunque, mi contatta un simpatico signore, che ha centinaia di dischi da dare via. Ovviamente, ben conscio oramai di quello che si trova in giro, cerco di avere più informazioni possibili sul genere, su come siano tenuti, ...

  • Nota fondamentale: mi garantisce che i dischi sono praticamente nuovi in quanto, non appena acquistati, li riversava su cd o cassetta, in modo da tenerli perfettamente.
Decido così, di chiamare (oltre ad Ambra) anche due nostri cari amici, Luca e Stefano, anche loro collezionisti e molto ferrati sui generi che invece io conosco meno, in modo tale da poter comprare più dischi diminuendo le spese e poi anche per farci un giretto insieme.

Le prime difficoltà le incontriamo durante il viaggio. Infatti pur dovendo raggiungere un posto non molto lontano, nella"bassa" vercellese, la sua abitazione è situata all'interno di un fitto reticolato chilometrico di canali di irrigazione, ovviamente senza indicazione alcuna.
Per cui dopo aver girato "ad minchiam" per diversi minuti, rischiando numerose volte la vita, percorrendo stretti e precari corridoi di sterrato lungo i canali in mezzo alle grigie risaie, torno nel paese principale alla ricerca di informazioni. Essendo domenica (e soprattutto essendo un posto dimenticato da Dio e tutta la sua combriccola), troviamo soltanto due ubriaconi sversi su un marciapiede che, nonostante l'alcool a fiumi, ci indicano esattamente come raggiungere il posto.

Dopo un po', finalmente, lo troviamo. Si avvicina il simpatico padrone di casa, che noi chiameremo per privacy "De Felinorum Incontinentiae", un nome da "nobile" (non so se mi capisci, Luca, hehehe).
Anche lui, alla faccia delle statistiche, ha qualche problemino di vista (come quasi tutti quelli che ho incontrato) e, accompagnato da un bellissimo cane di grossa taglia, ma molto affettuoso, ci porta dentro casa. Senza addentrarmi nei particolari, vi dirò che trattasi di quelle mega cascine di una volta, ristrutturata solo in parte.

A volte so di essere un po' prevenuto, eppure, sarà l'esperienza ma il mio squinternato cervello, in un microsecondo ha fatto una curiosa associazione mentale tra lo stato delle abitazioni, degli inquilini e dei vinili, convenendo che: più la casa (o gli inquilini) sono in disfacimento, più i dischi saranno pietosi (e chi ha letto i post precedenti penso ne abbia avuto riprova).

Entriamo in casa e qui cominciano le dolenti note. Come mettiamo un piede dentro, veniamo assaliti da una mostruosa nube maleodorante di "Pisciodigatto", la pericolosissima sostanza esalata da un esercito di gatti incontinenti che vive nella casa di cui, un 5-6 girano vorticosamente alla continua ricerca di carezze e coccole, mentre gli altri 128 sono ammassati uno sopra l'altro a fianco di una immane stufa a legna del periodo bellico e a pieno regime che con i suoi 10.000 megawatt sviluppati, scaldava così tanto da condensare le particelle di Pisciodigatto sospese nell' aria da renderle praticamente visibili a occhio nudo.
Ora provate ad immaginarvi la scena con 6 persone (noi quattro più il padrone di casa e la moglie), il cane di circa 2 metri quadri, 134 gatti incontinenti, tutti quanti stipati in un salottino di forse 9 metri quadri annebbiato da una "acquerugiola dorata" in sospensione.

E i dischi?? Ebbene, come si conviene nei grandi film del cinema, dove la tensione sale al continuo cambiar inquadratura, sempre più serrata e veloce, alla frase "ecco qua i dischi!", tutti e quattro ci voltiamo sulla nostra destra; il nostro sguardo da sorridente e sognante (nonostante la nube di Pisciodigatto) si trasforma in un orrida e deforme espressione alla sola vista dei vinili.
Infatti ce n'erano sì a centinaia, il problema è che erano rimasti per anni in balia delle famigerate "Squadriglie Feline della Morte", sparute gang di gatti che non potendo farsi le unghie sui mobili (in formica liscia) trovavano di loro unico gradimento l'attraente cartone delle copertine dei dischi, sbrindellandole quasi totalmente (sigh!).

Chiunque di fronte a un tal scempio si sarebbe arreso, ma noi no! Avevamo fatto chilometri, rischiato di annegare nei canali, sopravvissuti alla nube di Pisciodigatto, non potevamo andare via a mani vuote.
Così armati di forza e coraggio e senza maschere antigas cominciamo lo stillicidio dei dischi. Luca, Ambra ed io, cominciamo a sezionarli ad uno ad uno, man mano che li spostiamo (ed era difficile farlo, visto che l'umidità e il pisciodigatto li rendevano fragilissimi) , zaffate di odor felino umido e giallo ci penetrano nelle narcici, rendendoci la scelta alquanto difficile. Stefano, invece decide di conversare affabilmente con gli ospitali padroni di casa e il loro cane Osvalda (era femmina).
Non chiedetemi di cosa abbiano parlato, sinceramente non ne ho la più pallida idea, già faticavo a respirare e a ricordarmi quali dischi mi interessassero. La cosa bella che di dischi interessanti ce n'erano eccome! Elvis, Beatles, rari live dei Pink Floyd, Henry Cow (!!!), ... il nostro amico, era un appassionato di rock, hard e anche beat, insomma aveva proprio quello che cercavamo, peccato solo che ci aveva assicuarato sulle condizioni eccezzziunali dei suoi dischi, che invece non se la passavano tanto bene.
Beh, alla fine ci sono volute quasi un paio d'ore per vederli e sceglierli tutti, e quindi potete immaginarvi la nostra condizione psicofisica già martoriata dalla nube tossica e continuamente interrotta dalle intemperanze dei 134 felini che, svegliandosi uno dopo l'altro, venivano in cerca di coccole arrampicandosi per ogni dove sui nostri corpi.
La ciliegina sulla torta (e questo veramente non lo dimenticherò mai) è stata quando il nostro amico, vedendo che ero appassionato di musica rock anni '70, mi chiede se conosco i "DeathKillerAmmazzqualcosadelgenere", uno di quei gruppi hard-metal-industrial-trash-melodic-brutmelodic" di qualche tempo fa, al che con sommo dispiacere gli dico che non li conoscevo, così lui prende il loro cd e li mette su. Come parte la "musica" (che a dire il vero era un misto di distorsione e delay a 10000 decibel), i due padroni di casa si lanciano in un poetico ballo come due giovani amanti sognatori. Era uno spasso vederli.
Poi è seguita l'immancabile contrattazione.
Dovete sapere che quando si vanno a comprare grosse quantità di dischi, si cerca di prenderli a prezzi veramente bassi, specie se chi te li vende non ha interesse ad arricchirsi. A me spiaceva offrirgli proprio il minimo sindacale di 50 cent a pezzo, però le copertine erano veramente disastrose e si sa, la psicologia umana è molto sottile, così gli ho proposto 1 euro ogni 2 dischi (che è poi la stessa cosa di 50c a pezzo, hehehe). Beh a farla breve, visto che le nostre scorte di ossigeno stavano miseramente finendo, abbiamo trovato un accordo e quasi con incredulità siamo usciti dalla stanza oramai gialla e abbiamo potuto riabbracciare la vita, il cielo, la natura e soprattutto l'aria.

ahhh, che buona l'aria.

Per la cronaca ci sono voluti due ammolli completi in ammoniaca, citrosodina e piralvex per levare il tremendo Pisciodigatto dalla nostra pelle.

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