Non ero mai stato lontano 27 giorni dal blog. In realtà ho avuto da fare con ristrutturazioni interne, ferie altrui, preparazione materiale e soprattutto col negozio di dischi che mi ha assorbito parecchio.
tra un po', magari vi rcconterò alcune delle disavventure capitatemi durante la ricerca di rarità viniliche su e giù per il Nord Italia.
Per ora, accontentatevi di assaporare (è proprio il verbo adatto) questa curiosa opera del sommo Muncaarp Van Der Fleecken. Trattasi de "Il Ritratto di Olga Andropof" (tempera su polistirolo 100x50), un personaggio molto importante dell'America bigotta degli anni '70.
Come definita dallo stesso autore, questo quadro parla di libertà, o meglio, di liberazione.
Anche in questo caso, il nostro artista ha celato la vera identità del personaggio ritratto, anagrammando il suo vero nome.
Da notare l'uso inedito del polistirolo, materiale sintetico simbolo di progresso ma al tempo stesso del decadimento della società.
Salutandovi, dunque vi chiedo: Ma chi era in realtà OLGA ANDROPOF???
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3 commenti:
rcconta! rcconta! heh...
ps. la vita stagna.
nn so ma non voglio barare l'anagramma...
beh, se nessuno indovina, tra qualche giorno te o dico, anche se, con un po' di fantasia e guardando il dipinto, ci si può arrivare.
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