martedì 16 dicembre 2008

Scene di vita quasi quotidiana

Da ormai un po' di tempo, all'incirca 4 mesi, alpeggia in casa nostra un nuovo ospite. Non si tratta questa volta di un animale, bensì del simpatico nipote di Ambra, che noi per privacy chiameremo "Scintilla" (che è poi uno dei suoi soprannomi).
Trattasi di un elevato ragazzo di 15 anni (elevato perchè supera il metro e novanta), che è venuto a studiare dalle nostre parti, da qui la decisione di accoglierlo nella nostra dimora.
Visto che deve prendere il pullman ogni mattina presto, si alza più o meno come me (alle 6 e 40), dal momento che, come ormai sapete, devo preparare la colazione per tutta la combriccola, gatto compreso.
Per il motivo sopra citato, unito al fatto che come tutti i ragazzi della sua età è un dormiglione che preferirebbe dormire e tagliare la scuola, un giorno porta a casa una sveglia, all'incirca risalente al periodo bellico, della quale entrambi eravamo scettici sul funzionamento, ma che comunque, Scintilla avrebbe poi settato con orario e allarmi giusti e con un volume adatto a svegliare un morto.

La giornata scorre tranquillamente senza intoppi fino alle 3 del mattino seguente, quando io ed Ambra veniamo svegliati dall'assordante rumore tipo sirena in campo di prigionia proveniente dalla sua stanza (quella di Scintilla). Ancora intorpiditi ci guardiamo e pensiamo che l'abbia settata "vagamente" male, comunque, sorridendo, ci giriamo dall'altra parte e cerchiamo di riprendere sonno.
Tuttavia piccoli e continui rumori molesti provenienti dal piano di sopra ci tengono svegli e capiamo che il nostro amico è ancora alle prese con quella cazzo di sveglia, probabilmente nel tentativo di metterla a posto.
Dopo un po', non sentendo più nulla ritorniamo ad assaporare il sonno e il calduccio del letto, ripiombando nell'oblio profondo.

Poi, d'un tratto, alle 3 e 25 (sempre del mattino, o della notte, se preferite), una porta si schiude, si sentono dei cupi passi per le scale e subito dopo una assonnata vocina si rivolge a me (che sto dormendo beatamente) così: "... ma non fai la colazione?!?!? "

Ci metto un paio di secondi per rendermi conto che non stavo sognando, così riesco a stento ad aprire un occhio, girarmi verso la fonte sonora e con uno sguardo a metà tra lo stupito, l'assonnato, l'oblio, l'arruffato e il divertito (molto divertito, hehe), gli rispondo :" ma dove caaaaaaaaazzo vai?!?!?!" e poi, guardando l'ora: " ma sono le 3 e 25!!!"

La scena era veramente esilarante: alle 3 e 25 del mattino, Scintilla era tutto intabarrato e pronto per uscire, con tanto di berretto, sciarpa guanti e scarpe. La sua testa faceva capolino all' entrata della nostra camera da letto, si vedevano solo i suoi occhietti che sbirciavano con aria persa alla ricerca di un nostro segnale di vita, domandandosi sgomento perchè noi fossimo ancora a letto e lui tutto vestito, mentre io ed Ambra (ancora con la bavetta tipica del dormiente) ci guardiamo e poi guardiamo lui, ci riguardiamo e scoppiamo a ridere come due cretini, mentre Scintilla, incredulo per aver perso ore di sonno, se ne torna su in camera mestamente senza dire più nulla.

Ovviamente, anche se gli vogliamo bene come fosse un figlio, non abbiamo potuto evitare di continuare a ridere sotto le coperte cercando di non farci scoprire, riimmaginandoci più e più volte la scena, tanto ormai il sonno se ne era andato.

Il giorno dopo, Scintilla mi mostra orgogliosamente la sua scoperta: la sveglia era sì settata in maniera esatta (cioè alle 6 e 40) ma, visto che non ne si conosceva l'anno di produzione, forse il 1930, tanto faceva cagare, invece di fare i minuti di 60 secondi, li faceva di trenta percui, le 6 e 40 della sua sveglia corrispondevano all'incirca alle 3 e mezza di notte del mondo reale.

Ma io mi domando: ma visto che sei sempre attaccato al tuo cavolo di cellulare e che avresti potuto controllare, non ti era venuto il dubbio che FORSE era un po' "prestino" per alzarsi?!?!?!?!

Mah, comunque la sveglia è stata poi sventrata a colpi di macete.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Se ben ricordo, il periodo bellico a cui risale quella sveglia è quello delle guerre puniche, in cui non si contavano le ore ma i meridi.
Forse è suonata alle 3:30 perchè non era puntata a Nord...

jefferentola ha detto...

caro Giulio, il torpore di Orfeo ti ha impedito di essere un bastardo fino in fondo... alzarti di corsa scusandoti, preparandogli caffèlatte nel microonde... liquidarlo in 12 minuti netti fuori dall'uscio di casa (con giudaico bacio del "buona giornata"), chiudere a doppia mandata casa...e aspettare nel letto che lui arrivasse, di li a mezz'ora... a implorarti di farlo rientrare....

non sei sadico amico mio... molto male!

wazoo78 ha detto...

Beh Jeff, pensa che era la stessa cosa che voleva fare la mia ragazza.. siete proprio bastardi dentro!