giovedì 8 gennaio 2009

L'Infinito Viaggio nel Tempo di Rock in My Pock - (Dis)avventure viniliche alla rovescia - IV° parte

Questo sarà un racconto lungo e noioso, quindi pregasi gli annoiabili di non leggerlo...

Lo sapete che mi piacciono i dischi, no? Bene. un giorno decido, d'accordo con l'amico Luca, di comprarne una grossa quantità, circa 150, da un tipo in Spagna (che per privacy chiameremo Los Analfabetas), in modo da dividerci le spese, oltre 100 e passa euriii, spedizione inclusa.
Tutto questo il 26 ottobre 2008 (ai fini della comprensione è necessario specificare l'anno...)

Dopo qualche giorno, a pagamento ricevuto, il venditore mi conferma l'avvenuta spedizione e mi dà anche il codice di tracciatura. Conoscendo purtroppo molto bene il funzionamento delle Poste e di alcuni corrieri, non mi preoccupo di controllare più di tanto, sapendo che all'incirca avrei dovuto aspettare 7-10 gg per ricevere il pacco.

Tuttavia i giorni passano in fretta e da 10 diventano poi 20 e passa, così controllo per "scrupolo" dove diavolo si trovi il pacco, forse nelle Isole Tonga o magari rapito dagli alieni, invece scopro che da diversi giorni alberga (non si sa perchè) all'ufficio postale di Biella, senza essere stato consegnato a causa di un errore nell'indirizzo MA SOPRATTUTTO, senza che nessuno, all'ufficio postale mi abbia avvisato assolutamente, nè con un biglietto nè una telefonata, una mail, segnali di fumo, codice morse... nulla.

Fatto sta che 'sti genialoidi non vedendo nessun pirla venirsi a prendere il pacco (cosa alquanto improbabile, visto che il pirla non era stato avvisato), rimandano il pacco a Milano, dove c'è il centro di smistamento nazionale della posta.
Quivi, il mio povero pacco rimane diversi giorni ammassato insieme a tonnellate di altre missive, finchè riparte bel bello verso il caldo sole della Spagna, per ritornare al mittente

Così, arriviamo ai primi di dicembre (ricordatevi che l'avevo comprato a fine ottobre). Dopo qualche giorno, il venditore spagnolo, mi avvisa che il pacco è ritornato a casa base e che effettivamente si era sbagliato a scrivere l'indirizzo e ovviamente me lo avrebbe rispedito a sue spese.
Fortunatemente non avrei regalato dischi a Natale ai miei amici...

Passano i giorni e una nuova spedizione parte da Porto Palos a bordo di tre caravelle tarlate, verso le umide e desolate lande di Pavignano...
Questa volta controllo un po' più sovente la tracciatura, così scopro che dopo un ameno soggiorno sempre nello scalo milanese, dove il mio pacco ha potuto gustare il panettone e brindare all'ultimo dell'anno in compagnia degli altri pacchi, finalmente riparte verso Biella ma, aimhé ancora una volta vedo che rimane lì fermo senza essere consegnato ancora a causa di un nuovo errore.

E arriviamo così al gran finale della storia e cioè al 7 gennaio 2009. Nonostante l'influenza, la neve abbondante e le strade che fanno schifo, decido di andare di persona alle poste a Biella per capire che cazzo stanno combinando. Pur venendo accolto in maniera cortese, scopro che NESSUNO ha idea dell' ESISTENZA di questo pacco, pur avendo verificato destinatario, codice di tracciatura, numero di scarpe, colore alla fiamma,.....

Poi, grazie all'elettricità scaturita da un defibrillatore che stavo per apporre "dolcemente" sulla tipa delle Poste al grido di " Wendy.... Wendy ..... Dove sei, Wendy....", questa mi dice di provare a sentire direttamente il corriere fuori Biella, perchè se il pacco non è lì allora sarà là (parole testuali... però!)
Così con le strade belle ghiacciate grazie al Comune di Biella che invece di spargere il sale probabilmente se lo è sniffato tutto in cerca di nuove esperienze, vado fino a Verrone (non senza aver rischiato diversi incidenti), dove c'è il corriere, e dove FINALMENTE posso abbracciare il mio pacco, dopo che mi è apparso davanti, circondato da una luce quasi divina, con me ormai in ginocchio e in lacrime per il celestiale materializzarsi di un cubo in cartone ripieno così tanto atteso, che ormai stavo dando per disperso ma, dove scopro ANCHE che gli indirizzi non solo erano tutti giusti ma origliando abusivamente, anche che i corrieri non avevano voglia di consegnare i pacchi per la neve...

Ora, io capisco la prudenza ma se invece di inventarsi delle balle idiote, mi avessero avvertito ad OTTOBRE! che non volevano garantire il servizio, al limite, sarei andato a prendermelo direttamente io, invece, per causa loro probabilmente il mio pacco avrebbe fatto il pendolare tra l'Italia e la Spagna fino alla discesa dell'uomo su Marte!
(in più mi hanno fatto sprecare benzina, tempo, e mi hanno fatto uscire che avevo male anche al pancino, uffa!)

VERGOGNA!!!!

e VERGOGNA anche al Comune di Biella!

L'unica cosa che non ho capito (e che non voglio capire) è: ma perchè il tipo spagnolo mi ha detto che si era sbagliato a scrivere l'indirizzo, quando anche quello che aveva segnato ad ottobre era giusto?!?!?! Mah...

P.S. chi volesse rileggersi le altr Disavventure Viniliche, può farlo cliccando sul relativo link o a destra nella sezione "007, Missione Quaglia"